Benvenuto a te...

Benvenuto a te...prendi posto e siedi accanto al fuoco tra di noi!

giovedì 30 dicembre 2010

RILANCIO DELLE AREE PROTETTE



La grande sfida: salvezza e rilancio per le Aree Protette italiane
Manifesto Appello di San Rossore


I parchi naturali e le altre aree protette rappresentano oggi un baluardo contro le dilaganti aggressioni nei confronti del territorio e della biodiversità e costituiscono una speranza per il futuro perché sono straordinari laboratori dove si realizzano modelli di gestione che dimostrano come sia possibile coniugare conservazione e sviluppo e porre al centro il rapporto persona-natura.La missione attuale che la storia affida alle aree protette è allora una missione strategica: contribuire a salvare la Terra dal rischio della catastrofe ambientale.Il ruolo che esse svolgono è quindi un ruolo di interesse generale.Proprio in considerazione di tale ruolo cresce in tutto il mondo il numero delle aree naturali protette, s'innalza il livello della qualità degli interventi a livello sia nazionale che internazionale.In Italia, invece, le aree protette hanno conosciuto negli ultimi anni una crisi gravissima che trova la sua causa fondamentale nella sottovalutazione e, a volte, addirittura, nella banalizzazione di quel ruolo, troppo spesso interpretato in chiave pseudoaziendalistica, e nel conseguente progressivo disinteresse istituzionale, culminato nel pesantissimo taglio dei finanziamenti pubblici effettuato dal Governo nel luglio 2010.Il sistema delle aree protette italiane rischia così di essere cancellato.Pensato già dagli anni '10 del secolo scorso, avviato con la creazione dei primi parchi nazionali all'inizio degli anni '20 e progressivamente realizzato a partire dagli anni '70, questo sistema - costituito da un migliaio di aree protette (parchi nazionali e regionali, aree marine protette, riserve naturali , ecc.) che tutelano ben oltre quel 10% della superficie nazionale che nel 1980 aveva costituito una sfida lanciata dall'ambientalismo italiano per l'istituzione dei parchi - rappresenta una delle grandi conquiste di civiltà del nostro Paese e risponde alle indicazioni della legge Quadro, la 394 del 1991, una legge molto avanzata, approvata unanimemente dopo trent'anni di elaborazioni e di lotte.È un sistema che, nonostante diversi difetti e problemi, ha posto l'Italia perfettamente in linea con gli standard indicati dal dibattito internazionale, che ha consentito la conservazione di territori di eccezionale valore naturalistico e la protezione di una delle più ricche biodiversità esistenti in Europa, che ha permesso una serie di attività e di sperimentazioni vitali, che ha espresso inedite energie, nuove professionalità e un'eccezionale carica di innovazione e di fantasia.I riconoscimenti che provengono da tutto il mondo testimoniano il valore del sistema e dei risultati che esso ha saputo raggiungere malgrado lo storico sottofinanziamento.Il costo delle aree protette, infatti, incide in misura irrisoria sul bilancio dello Stato e delle Regioni: per fare un solo lampante esempio, i 23 parchi nazionali sono costati negli ultimi anni poco più di 50 milioni di euro l'anno, un costo che è pari a quello di appena 2 km di una delle devastanti autostrade in progettazione e che non è assolutamente confrontabile con i costi altissimi degli strumenti destinati non già alla difesa della natura, ma alla difesa militare.Quei risultati si sono potuti ottenere grazie alla passione, all'abnegazione, alla capacità innovativa di un movimento che si è sviluppato attorno alle aree protette e che è composto da operatori, studiosi, gestori, associazioni, i quali per professionalità e spirito collaborativo rappresentano una grande ricchezza per tutto il Paese.Adesso tutto rischia di essere vanificato.Con l'ultimo taglio, che pesa drammaticamente sull'insieme delle aree protette, molte di esse - certamente i parchi nazionali che si sono visti dimezzare il fondo di dotazione - non potranno far fronte neanche a tutte le spese obbligatorie e sarà anche precluso l'accesso alle risorse aggiuntive e in particolare ai fondi comunitari.Così nell'Anno internazionale della biodiversità, mentre gli organismi e gli accordi internazionali vedono nelle aree protette uno strumento fondamentale per fronteggiare la crisi ambientale e mentre lo stesso Piano italiano sulla biodiversità approvato nello scorso ottobre sottolinea l'importanza del loro ruolo, esse rischiano la paralisi e quel movimento rischia l'impotenza e la frustrazione.Questi rischi sono solo la punta di un iceberg, la spia di un generale disinteresse delle attuali classi dirigenti italiane, nazionali e regionali, nei confronti della conservazione della natura, la quale non sembra più rappresentare un problema, né una priorità, nemmeno un obiettivo proprio mentre la crisi ambientale precipita a livello planetario e nazionale.Segno di questo disinteresse che sfocia sempre più spesso nell'insofferenza è anche la progressiva dismissione di qualsiasi politica organica delle aree protette da parte del Governo nazionale in primo luogo, ma anche da parte di molte Regioni.La situazione è ancor più grave se si considera che le drammatiche conseguenze di questa crisi non riguardano solo il nostro Paese, poiché la conservazione della natura è valore universale e la tutela della biodiversità non si arresta certo ai confini nazionali, e inoltre incidono profondamente sui diritti delle future generazioni che devono oramai rappresentare la stella polare di ogni governo della cosa pubblica.
Noi, amministratori, operatori e volontari dei parchi e delle altre aree protette, studiosi e progettisti, militanti del molteplice e vario associazionismo ambientalista, esponenti politici e sindacali, semplici cittadini chiamiamo l'opinione pubblica, i movimenti e le istituzioni italiane a una forte reazione non solo per la salvezza, ma anche e soprattutto per un grande rilancio del sistema delle aree protette italiane nello spirito della legge 394.E' questa la nuova sfida che intendiamo lanciare proprio perché siamo convinti che la missione che oggi la storia affida ai parchi e alle altre aree protette sia quella di contribuire a salvare il nostro pianeta; che le funzioni di salvaguardia ambientale, di sviluppo economico e di progresso culturale proprie del sistema delle aree protette siano strategiche per il futuro del nostro Paese, un futuro sicuro, sostenibile, contraddistinto dai minimi requisiti di civiltà; perché siamo convinti che la società italiana voglia bene alle aree protette e perciò sappia rispondere positivamente e con entusiasmo alla nostra sfida; che quel movimento, malgrado le delusioni e la stanchezza del presente, contenga ancora in sé enormi potenzialità, materiali e immateriali, e abbia la forza e la volontà di reagire e di lottare.Noi intendiamo dare voce a questo movimento e nello stesso tempo vogliamo contribuire a delineare e approfondire gli elementi e gli obiettivi di una nuova politica per le aree protette.Per affrontare questa sfida ci rivolgiamo a tutti coloro che vogliono impegnarsi per i parchi e per le altre aree protette e diamo loro appuntamento a Firenze a febbraio dove insieme approfondiremo problemi e strategie e cercheremo di individuare, anche attraverso un calendario di iniziative nazionali e locali, percorsi adeguati che ci permettano di rivolgerci efficacemente alla società civile, alle forze politiche e sociali, alle istituzioni.

martedì 28 dicembre 2010



RICORDI DI UNA GUIDA… E’ stata una giornata lunga e faticosa…


L’enorme sfera del sole che li ha accompagnati per tutto il percorso ora da il suo ultimo saluto ai monti,nascondendosi dietro le creste e dentro le forre…Hanno seguito il vecchio fiume,poi i verdiPascoli di altura e i silenziosi boschi cheOdorano di resina…hanno assaporato la carezza Del vento e calpestato i giovani fili d’erba..Lui ha fatto in modo da sistemare il “suo Gruppo” nel modo più confortevole che si possaIn una situazione di disagio..Vicino al posto del bivacco,scorre lento e serenoIl torrente,mentre un prato verde e ben spianatoRaccoglie le tende ben disposte intorno ad unAllegro fuoco…La cena,come al solito,è stata abbondante eBen cucinata ed un bicchiere di buon vino haRegalato un tocco di allegria alla comitiva. .ma..Ma adesso lui non c’è…Si è “mimetizzato” nel verde della boscaglia,sedutoIn statuario silenzio sull’alto di una piccola rupe.“Assapora” il vento che gli porta gli odori dell’erbaE della fragranza della resina dei pini…“osserva” perduto l’orizzonte senza muovere lo Sguardo…”accarezza” con gli occhi le cime dei montiE le asperità delle rocce gustando appieno quellaLibertà che soltanto i grandi spazi infiniti sannoOffrire all’anima.Le immagini,attraverso lo sguardo,passano diret-Tamente al cuore in un alternarsi di emozioniDifficili da poter descrivere…Non si accorge neppure che ormai le tenebreHanno avvolto ogni cosa…la musica di questaMagica orchestra è diretta dallo scorrere lentoDel fiume che,con le sue note,gli riportano allaMente altri luoghi,altre emozioni,altri silenzi…È il “momento magico” della giornata dove ogniCosa,ogni creatura torna “ al suo posto”…Se qualcuno lo osservasse,non si meravigli néGli domandi nulla…questo è il suo mondo…Questo è il mondo di una GUIDA !


(tratto da “lo Spirito della montagna” di
Pino del Prete )

mercoledì 22 dicembre 2010

FESTA DELLA MONTAGNA 2010

FESTA DELLA MONTAGNA 2010
IL FAVOLOSO TREKKING WOLF !!!

WOLF SULLA NEVE AI PIANI DI VERTEGLIA


DANIELA E CATERINA....



IL PRESIDENTE DEL TREKKING WOLF, INDICA L'AFFASCINANTE GROTTA DEI "CANDRALONI"




IL PRESIDENTE E ...LE LUPACCHIOTTE










ESCURSIONE SULLA NEVE...


ORE 13,30: PRANZO AL "POGGIO DEI PRINCIPI"


PANORAMICA DEI COMMENSALI...




UN BRINDISI...NON MANCA MAI !!!






QUEST'ANNO E' TOCCATO AD ANGELINO IL RUOLO DI "BABBO NATALE" PER LA DISTRIBUZIONE DEI RAGALINI, AFFIANCATO DALLA DOLCISSIMA MIRIAM...


AUGURI A TUTTI...RITORNEREMO SUI SENTIERI IL GIORNO DOMENICA 9 GENNAIO 2011 NELLA STUPENDA "VALLE DELLE FERRIERE" DOVE BRINDEREMO AL NUOVO ANNO...! TANTA TANTA SERENITA' A TUTTI... WOLF
















venerdì 17 dicembre 2010

10 TIPI DI UOMINI DA EVITARE...

I 10 uomini da evitare
Egoisti, fissati col lavoro, possessivi o eterni indecisi. Ecco la ‘lista nera’ dei dieci uomini con cui non dovresti mai uscire.
Esistono dei tipi di uomo di cui non dovremmo mai innamorarci? Certo al cuore non si comanda, ma forse, se riuscissimo a cogliere i segnali di pericolo in tempo, potremmo decidere di interrompere la relazione prima che diventi troppo ‘pericolosa’.
Ecco allora una piccola lista con tutti quegli uomini, e sicuramente ogni donna ne ha incontrato almeno uno nella sua vita, da cui sarebbe meglio stare alla larga. Uomini professionisti della scusa, sempre pronti a sfoggiare lacrime di coccodrillo, ma che prima o poi vi lasceranno con il cuore spezzato…
1 – L’egoistaOgni singolo aspetto della vostra relazione è deciso da lui, mette parola in ogni dettaglio della tua vita cercando di condizionare le tue decisioni e persino i tuoi gusti. Naturalmente anche nel sesso i suoi bisogni sono sempre in primo piano e ben presto scoprirai che tu sei li solo per esaudire i suoi desideri.
2 – Il possessivoDove sei stata? Come mai sei arrivata così tardi? Pensi di uscire vestita così? E’ l’uomo sempre sul chi va la, geloso e asfissiante fino all’eccesso, che a tratti può diventare aggressivo e violento. Il rischio è che cerchi di allontanarti anche da famigliari e amici, esci dalla gabbia!
3 – L’uccel di boscoLa vita è già abbastanza difficile, meglio allora non accollarsi l’ulteriore bagaglio di un uomo che dobbiamo rincorrere come un bambino. Eterno indeciso, sempre pronto a cacciarsi nei guai e inseguire facili avventure. Le sue promesse cadono sempre nel vento.
4 – Il mammoneLa mamma è sempre la mamma ed è giusto volerle bene, ma se la vostra vita inizia a ruotare intorno alle esigenze e ai dictat della suocera allora c’è qualcosa che non va. Se lui sembra incapace di troncare il cordone ombelicale e di pensare con la propria testa meglio tagliare la corda.
5 – L’eterno sognatoreHanno l’aria conturbante delle rock star o dei poeti maledetti, sembrano ricchi di misteri e di aspettative, ma poi quando si tratta di fare i conti a fine mese o di mandare avanti una famiglia ecco che se la battono a gambe levate. Meglio lasciarli ad i loro sogni di gloria…
6 – Il festaioloNon c’è niente di male ad aver voglia di uscire ogni tanto, ma se trovi l’uomo sbagliato, vorrà trasformare ogni giorno in una festa. Purtroppo se non hai più vent’anni la cosa potrebbe diventare pesante. I mal di testa post sbornia dopo un po’ diventano insopportabili…
7 – Il workhaolicL’eccessivo entusiasmo per il proprio lavoro e la smania di carriera possono portare a volte ad una vera dipendenza. Il lavoro sarà sempre il primo dei suoi pensieri, non esisteranno sabati o domeniche. La sera ogni discussione sarà incentrata sui suoi problemi in ufficio, tra business plan, target, analisi di mercato, clienti, fornitori…
8 - Il brontoloneVede sempre il bicchiere mezzo vuoto, non fa nessuno sforzo per provare a migliorare la sua situazione, ma è sempre pronto a criticare tutto e tutti. Anche la Pollyanna più ottimista con gli anni non potrebbe che soccombere di fronte a tanto pessimismo cosmico…
9 – Il narcisistaNon sa resistere al proprio fascino, approfitta di ogni vetro, specchio, superficie lucida per ammirare la propria immagine riflessa. Il vanesio è incapace di voler bene o ammirare altri al di fuori di sé. Difficile costruire una relazione con qualcuno che ama solo a se stesso.
10 - Il tirchioNo vi porta mai al ristorante, il diamante da lui ve lo potete anche scordare, veste ancora con gli abiti che gli aveva comperato mamma ed al bar e in pizzeria al momento di pagare è sempre in bagno o fuori a fumare. Il soggetto è vittima di avarizia patologica, una malattia molto diffusa e davvero insopportabile. Fuggire a gambe levate? Forse è meglio visto che solitamente chi è tirchio di portafoglio…lo è anche con i sentimenti

10 TIPI DI DONNA DA EVITARE...

I dieci tipi di donna da evitare
Fissata col matrimonio, dittatrice o indecifrabile, ecco la lista delle 10 donne con cui faresti meglio a non uscire.

Ecco un elenco dei dieci tipi di donne da cui gli uomini in cerca di tranquillità dovrebbero stare alla larga.
Abbiamo chiesto a dei maschietti di fare un elenco un po’ giocoso di quelli che sono i principali difetti delle donne. Contando sul fatto che l’autoironia tipicamente femminile ci permetterà di riderci un po’ su.
1 – La promessa sposaE’ la donna a cui sono scattate inesorabili le lancette dell’orologio biologico, il suo unico e solo obbiettivo è quello di trovare un uomo che la porti all’altare. Non importa se fino a poco tempo fa era una ragazza libera e indipendente o quante storie abbia avuto. Ora matrimonio e figli sono un’idea fissa che saprà inculcare anche al Lui di turno. Quando la vittima si accorgerà di aver fatto una scelta affrettata…sarà già troppo tardi.
2 – La ‘so tutto io’La capacità di condurre una conversazione con acume e ironia è una dote sempre apprezzata in una donna. Il problema nasce quando chi abbiamo di fronte vuole sempre avere l’ultima parola, ha sempre una opinione su tutto o una storia da raccontare. Un vero fiume di parole, spesso noiso e ripetitivo. Logorroica fino allo sfinimento per lei l’importante non è avere qualcosa da dire ma dirlo.
3 – La donna di porcellanaSensibile e delicata fino all’eccesso, deve essere sempre trattata coi guanti di velluto perché ogni piccola critica, battuta, commento può causare crisi tremende e giorni interi col muso lungo. Prima che te ne accorga passerai la vita a chiedere scusa.
4 – La donna bancomatSpendere, spendere, spendere, la parola d’ordine di queste donne sembra essere solo una. Arredo, shopping, scarpe, fiori, gioielli, ogni scusa è buona per mettere mano alla carta di credito, ma quasi mai si tratta della sua. Queste donne ti spremeranno come un limone per poi lasciarti al tuo destino…fatto di debiti e conti in rosso.
5 - La dittatriceInizia col dirti che quella maglia non ti sta bene, che ti vedrebbe meglio con le camice o con un’altro taglio di capelli, in poco tempo arriverà a plasmarti come una statua di argilla. Vorrà controllare ogni singolo aspetto della tua vita, come ti vesti, che amici frequenti, persino che macchina guidi. Alla fine sarai un’altra persona, potresti non riconoscerti più allo specchio.
6 – L’eterna insicuraAll’inizio è dolce e piena di premure, ma ben presto ti accorgi che le sue attenzioni nascondono una profonda insicurezza che sfocia spesso nella gelosia maniacale. Ti telefona venti volte al giorno, ti sommerge di sms, vuole sapere dove sei e cosa fai in ogni momento della giornata. Vivrà ogni giorno con il terrore che tu la possa lasciare, questo non si chiama amore, ma ossessione.
7 – La tentatriceSei al bar è lei ti guarda con occhi di fuoco, in pista balla davanti a te con movimenti sinuosi e conturbanti, in ufficio porta sempre minigonne e camicette scollate e non esita a giocare con l’effetto vedo non vedo, a sfiorarti con le sue mani vellutate. Purtroppo è tutto fumo e niente arrosto, questo tipo di donna ama giocare con gli uomini come il gatto con il topo. Il suo unico obbiettivo è farti soffrire e tenerti in pugno…
8 – La regina sul tronoE’ la donna che si pone sempre su un piedistallo, un gradino sopra tutto e tutti. Gli uomini per lei sono degli umili schiavi che debbono essere sempre in adorazione pronti ad esaudire tutti i suoi desideri. Purtroppo come vittime sacrificali gli uomini sembrano incapaci di resistere al fascino di queste ‘femme fatale’. Non lasciatevi incantare solo dalla bellezza, in un rapporto ci vuole anche rispetto e reciprocità.
9 – La donna del misteroLa sua vita è ricca di zone d’ombra e sembra nascondere segreti inconfessabili. Se una donna si presenta come una specie di enigma significa che ha qualcosa da nascondere o qualche conto da saldare. All’inizio un po’ di mistero potrebbe essere intrigante, ma se dopo alcune settimane che uscite la nebbia è ancora fitta meglio lasciar perdere, la chiarezza è alla base di ogni rapporto duraturo.
10 – La bella addormentataSono le donne che vivono nel loro mondo incantato fatto di principi azzurri, amore eterno e romanticismo melenso. Sono cresciute in un mondo ovattato dove erano le ‘principesse’ di mamma e papà. Il problema è che non hanno nessuna idea di cosa significhi pagare bollette o pulire il bagno. Miss Romanticismo si aspetterà che tu sia il cavaliere pronto a soccorrerla in ogni momento, poco importa che invece di feroci draghi tu debba cimentarti contro pericolosissime lavatrici e ferri da stiro…

giovedì 16 dicembre 2010

MENU FESTA DELLA MONYTAGNA 2010



TREKKING WOLF

FESTA DELLA

MONTAGNA 2010

“Poggio del Principe” (Montella)

MENU DEL 19 DICEMBRE 2010

Antipasto :affettati misti-formaggi misti- fagioli all’insalata-zuppa di castagne-cotica ripiena-bruschette-sott’olio-olive-pizza gialla ecc;
Primi piatti : tagliatelle funghi e porcini
Ravioli al ragù;
Secondi piatti : misto di carni alla brace;
agnello, salsiccia e vitello;
Contorni : insalata e patatine fritte;
Frutta : frutta mista già sbucciata ;
Dolce : un canno letto ed un panzerotto;
acqua, vino, bibite e caffè!


BUON APPETITO A TUTTI !!!

lunedì 13 dicembre 2010

FESTA DELLA MONTAGNA



Il Trekking wolf ti invita alla sua decima "FESTA DELLA MONTAGNA" 2010 che si terrà in località VERTEGLIA il giorno DOMENICA 19 DICEMBRE 2010. Il pranzo sociale è al "POGGIO DEI PRINCIPI" CON TIPICO MENU' DI MONTAGNA. Costo 22,oo euro. IL PRANZO SARA' PRECEDUTO DA UNA BREVE ESCURSIONE IN ZONA "IL SENTIERO DEI DRUIDI".

L' APPUNTAMENTO E' ALLE ORE 8.30 USCITA AVELLINO EST della Na-Ba

RICORDARSI DI :

- PRENOTARE IN TEMPO;

- EQUIPAGGIARSI PER UN TREKKING IN MONTAGNA;

- PORTARE UN REGALINO DA METTERE SOTTO L'ALBERO.

VI ASPETTO TUTTI!!! NON MANCATE!!! LUPO SOLITARIO

giovedì 9 dicembre 2010

ANCORA FOTO SUL SASSOSANO

ANCORA FOTO SUL SASSOSANO
Prima della partenza...

Illustrazione del percorso...

Si avanza nella neve...

Una meravigliosa sorgente ad un faggio secolare...


Le belle lupacchiotte...




Sul ponticello...

scarponi nella neve...


DOMENICA 12 DICEMBRE, IL GRUPPO "TERRE DI MEZZO" della Guida Aigae GERARDO BASILE, ORGANIZZA UNA VISITA AL PARCO OASI WWF DEL MONTE POLVERACCHIO.
COSTO DEL TREKKING (compreso pranzo all'interno dell'Oasi 15,00 euro). PER INFO & PRENOTAZIONI RIVOLGERSI A WOLF.













mercoledì 8 dicembre 2010

MONTE SASSOSANO

CON SORPRESA, PRIMA NEVE DI QUEST'ANNO

GERARDO E WOLF, GUIDE AIGAE
FRANCESCO E...BEETHOVEN A SPASSO...
ASCESA AL MOMTE SASSOSANO
LAGHETTO GHIACCIATO AI PIANI DI VERTEGLIA...
LE NOSTRE LUPACCHIOTTE TERESA ED EUGENIA ACCANTO AL FUOCO PER UNA FANTASTICA BRACIATA!!!

GRANDE,MAGICO TREKKING WOLF!!! LE SORPRESE NON MANCANO MAI, COME NON MANCHERA' NEANCHE QUEST'ANNO LA SORPRENDENTE "FESTA DELLA MONTAGNA" IL GIORNO, DOMENICA 19 DICEMBRE 2010 AI PIANI DI VERTEGLIA AL "POGGIO DEI PRINCIPI". TRA QUALCHE GIORNO SU QUESTO SITO IL PROGRAMMA ED...IL MENU'!!!
VIASPETTO!!! WOLF

venerdì 3 dicembre 2010

AVVISO


LE CONDIZIONI METEREOLOGICHE PER DOMENICA 5 DICEMBRE SUI PICENTINI SONO FAVOREVOLI PER CUI LA PREVISTA ESCURSIONE SUL MONTE SASSOSANO SI TERRA'.

APPUNTAMENTO ORE 8.30 PRECISE USCITA AVELLINO EST (seconda uscita).

RICORDO A TUTTI CHE IL PRANZO E' ALLA BRACE: WOLF

martedì 30 novembre 2010

LA CIMA DEI CICLOPI


Gruppo Escursionistico "Trekking Wolf"- by Pino del Prete- Guida AIGAE -
"SULLA CIMA DEI CICLOPI" (M. Picentini )
DOMENICA 5 DICEMBRE 2010
NOTIZIE DI VIAGGIO :
Appuntamento : ore 8.30 uscita Avellino Est (seconda uscita di Avellino autostrada Napoli- Bari )
Arrivo : Piani di Verteglia:
Difficoltà : facile ;
Emergenze Naturali : ampie praterie, boschi, cime;
Sviluppo della escursione : 3,30 h. a/r ;
Acqua : ai Piani di Verteglia ;
Equipaggiamento : da montagna (da non dimenticare cappellino e guanti) ;
Pranzo : alla brace (ognuno porta per sè la carne da consumare più una piccola graticola);
SI PRECISA CHE L'ESCURSIONE E' PER TUTTI !!!
Inoltre ricordo atutti che quest'anno la tradizionale "FESTA DELLA MONTAGNA" si terrà a Montella presso il ristorante "Poggio dei Principi" il giorno
Domenica 19 dicembre 2010
Sono già aperte le prenotazioni !!! WOLF

mercoledì 24 novembre 2010

CORRI...CORRI...


Gli uomini lo sanno che cos'è la vita... siamo nel mirino... corri un altro po'... ci sorprende il lampo di una fucilata... ...dimmi... stai giocando?... non mi dire no... Giovane compagna... fossi addormentata?... gli uomini sorridono, ora sò perché... leccherò per sempre questa tua ferita... uomo... se hai il coraggio prendi pure me... t'innamorerai del tuo prigioniero, ti sorprenderai... t'innamorerai di me... t'innamorerai del tuo prigioniero, ti sorprenderai... t'innamorerai di me... Dietro la collina scende giù la sera... dietro al nostro amore... ...dorme insieme a te...

LO SCI DI FONDO


Allenarsi bene per lo sci di fondo a cura di Luigi Ferritto

Lo sci di fondo è un’attività affascinante, distensiva e benefica per il benessere psico-fisico, ideale nella stagione invernale. Ma anche una disciplina da non sottovalutare, perché richiede quanto meno un fisico allenato.
Che tipo di sport è lo sci di fondo?
Lo sci di fondo è uno sport ad elevata componente aerobica così come il podismo e il ciclismo. La frequenza cardiaca in allenamento deve mantenersi intorno al 70-80% della frequenza cardiaca massima teoricamente raggiungibile. L’attività fisica preparatoria per un’attività del genere deve essere continuativa nell’arco dell’anno: bisogna praticare uno sport o almeno correre, andare in bicicletta, nuotare per almeno 4 ore complessive alla settimana. Poi, nella stagione invernale, si può tranquillamente passare allo sci di fondo. Vietato improvvisare per imitare gli amici!
Come bisogna prepararsi allora?
Per affrontare una stagione di fondo, almeno 15 giorni prima, bisogna prepararsi seguendo un programma di allenamento di tipo aerobico che non si svolge direttamente sulla neve, ma “a secco”, senza neve e sci, dove braccia e gambe svolgono movimenti molto simili a quelli del jogging. Con lo sci di fondo, per ottenere reali benefici, sono necessari almeno 50 minuti di attività fisica senza pause. E’ chiaro che in una persona non allenata o comunque sedentaria l’attività va fatta per gradi: partendo da almeno 15-20 minuti il primo giorno, incrementando di 5 minuti a seduta, fino a raggiungere i 50 minuti ottimali. Discorso diverso per chi ha un fisico già allenato dalla pratica di altri sport: può iniziare già dal primo giorno con 50 minuti, magari aumentando il tempo d’impegno sulla pista fino ad un’ora e mezza, due ore.
Quali sono i benefici dello sci di fondo sui vari apparati dell’organismo?
Davvero tanti e soprattutto sugli apparati cardiocircolatorio, respiratorio e muscolare. Questo sport permette di migliorare il tono muscolare delle gambe e delle braccia. Gli effetti positivi sono dovuti al movimento continuo di avanzamento degli sci e delle racchette, rispettivamente con gambe e braccia, per muoversi sulla pista. I muscoli degli arti lavorano maggiormente se c’è da superare i dislivelli del tracciato. Nella fase di avanzamento e spinta, invece, viene tonificata la muscolatura dei glutei. Come tutte le attività prolungate nel tempo, a bassa intensità di sforzo, migliora l’efficienza cardiaca, stimolando la capacità del cuore di pompare sangue nei vasi e in circolo, irrorando i tessuti. Gli effetti benefici dello sci di fondo sul sistema cardiovascolare sono dovuti a numerosi fattori tra cui i più importanti sono:
aumento del numero di capillari a livello muscolare e cardiaco (capillarizzazione) dove lo sviluppo del microcircolo coronarico allontana il rischio di angina e infarto.
Maggiore apporto di sangue e ossigeno a tutti i tessuti e in particolare al muscolo cardiaco.
Riduzione sia dello stress transitorio che di quello a lungo termine grazie al rilascio di sostanze euforizzanti che intervengono nella regolazione dell'umore (endorfine).
Riduzione delle resistenze periferiche sia grazie alla riduzione dell'attività di alcuni ormoni e dei loro recettori (catecolamine) sia grazie all'aumento del letto capillare.
Effetto positivo che l'attività fisica svolge sugli altri fattori di rischio relativi ad altre patologie come per esempio il diabete, le dislipidemie e l'obesità.
Viene potenziata, inoltre, la capacità di ventilare aria e ossigeno in maniera continuativa, migliorando la capacità respiratoria complessiva e dei singoli atti respiratori.
Ha anche effetti estetici positivi?
La quantità di lavoro svolta aiuta a bruciare grassi, a patto di seguire già da prima un’alimentazione corretta e senza difetti. Un’ora di sci di fondo, ad andatura normale, permette di smaltire circa 400 calorie. Ma non solo. Il miglioramento della circolazione si ripercuote anche sui vasi capillari e su quelli linfatici, evitando la formazione della cellulite o migliorando la situazione di ristagno dei liquidi nei tessuti in quelle donne che hanno questo problema estetico e funzionale. Infine, il cuore, contraendosi, funziona da pompa sulla circolazione periferica, stimolando il ritorno del sangue venoso, evitando la formazione delle fastidiose varici.
Quali sono i principali inconvenienti?
Essendo un’attività fisica non esasperata, a basso ritmo e velocità, difficilmente si rischiano infortuni apprezzabili. Tuttavia non sono rari dolori ai muscoli e alle articolazioni, soprattutto nei primi giorni e se l’atleta proviene da un periodo completo di inattività. Le contusioni da caduta possono essere dovute ad anomalie del fondo della pista. Le distorsioni si verificano invece quando, in caso di caduta, il piede resta bloccato nell’attacco dello sci che non si sgancia. Da non dimenticare, poi, la lussazione alla spalla che interessa l’articolazione scapolo-omerale che deve essere ridotta quanto prima. È buona norma, comunque, praticare una completa visita medico-sportiva prima di iniziare una costante attività fisica per evitare di incorrere nei potenziali rischi che lo sport stesso può indurre.


Per corrispondenza: Dott. Luigi Ferritto Dipartimento di Medicina Interna Ambulatorio di Malattie dell’Apparato Respiratorio Clinica "Athena" Villa dei PiniPiedimonte Matese (CE)e-mail: luigiferritto@email.it

sabato 20 novembre 2010

AVVISO IMPORTANTE PER GLI ESCURSIONISTI




AVVISO IMPORTANTE!!!

Causa avverse condizioni meteo, la prevista escursione di domenica 21 novembre è stata rinviata a data da destinarsi.

Il prossimo trekking è previsto perDomenica 5 dicembre 2010 isui Monti Oicentini con pranzo alla brace. Buon fine settimana a tutti!!! Wolf

venerdì 19 novembre 2010

Tu...l'amore mio !!!

TU... L'AMORE MIO !!!






DOVE SBAGLIANO LE DONNE
(IN AMORE)



(dal mensile “Natural Style” di Giugno 2010 – aritcolo di Elisabetta Sampietr0)

Gli errori delle donne nascono da copioni sentimentali che recitano con se stese e in coppia. C’è la crocerossina,la seduttrice, la moralista, la fatina e così via, di stereotipo in stereotipo. Non sono comportamenti patologici, ma lo diventano quando vengono riproposti in continuazionee rischiano di distruggere la relazione d’amore. Le donne, inclini all’autocritica e al cambiamento, dovrebbero invece capirsi, riconoscere e superare i propri errori, senza pretendere di modificare prima l’altro.

QUELLA CHE CERCA IL PRINCIPE AZZURRO


Ha un’elevata stima di sé. Si sente bella e intelligente, quindi punta in alto. Il suo lui deve essere ricco di virtù e charme, capacità e senso di responsabilità. Quando pensa di averlo incontrato fa di tutto per sedurlo, anche se è impegnato. Ma spesso non ci riesce, o se lo conquista, non risponde alle sue aspettative, non le trasmette la passione per lei fondamentale.




LA CROCEROSSINA


Profondamente altruista, ha sempre bisogno di avere qualcuno da curare e, alla fine della malattia, il rapporto il più delle volte termina: sia perché lei si è posta sempre e solo come crocerossina e, una volta guarito, l’uomo se ne va; sia perché in lei, passata la malattia,finisce l’interesse.



LA BELLA ADDORMENTATA


Dai modi piacevoli e pacati, è specializzata nell’attesa. Aspetta quel meraviglioso cavaliere che la sveglierà con un caldo bacio. E quando capisce che non ci sarà nessun cavaliere, si accontenta del “bravo” ragazzo, brillante ma non troppo in carriera, con il quale instaura un rapporto pacatamente felice. Ma, se incontra qualcuno che le risveglia i sensi addormentati, si trasforma in un uragano: adulterio e trasgressioni diventano improvvisamente situazioni legittime.


LA BACIATRICE DI ROSPI


Grazie alla convinzione di riuscire a trasformare con il suo amore qualsiasi tipo di uomo, è spesso attratta da uomini sgradevoli e inaffidabili, ogni tanto anche pericolosi. La sua aspirazione è di trasformare l’orribile rospo in una persona di cui potersi fidare. Peccato, però,che la sua partecipazione amorosa renda ancora più convinti gli uomini di essere nel giusto nel comportarsi come fanno.


LA SEDUTTRICE




E’ intrigante e sensuale più che bella. Sentire sempre il bisogno di affascinare e sedurre il prossimo nasconde spesso l’enorme bisogno di avere conferme della propria desiderabilità, cosa per lei fondamentale. Quindi è facile che ceda davanti alla più piccola lusinga. E’ spesso infedele o comunque sempre pronta a civettare. Cosa molto sgradevole per il suo partner che diventa spesso geloso, possessivo e vendicativo.

LA CAMALEONTICA


Delega costantemente tutto al partner. Si adegua completamente al suo carattere, ai suoi gusti, alle sue idee e ai suoi ideali. Non esprime mai un’opinione personale. In questo modo vive senza doversi assumere nessuna responsabilità. E ciò la rende felice e serena. Queste donne piacciono a uomini “medi” perché li fanno sentire importanti e valorizzati. Spesso sono unioni molto durature e…noiose.


LA STREGA


Trasgressiva e aggressiva, ha spesso un look che accentua queste sue caratteristiche. Ha molto successo con gli uomini in cerca di sensazioni forti, ma non disdegna neanche le relazioni omosessuali. Il suo costante bisogno di superare i limiti non le consente, però, di avere storie stabili, infatti il più delle volte si muove nell’ambito dell’occasionalità. E quando decide di mettere la testa a posto diventa una grande bacchettona.


LA BRACCATRICE


E’ frenetica nel cercare l’uomo giusto con il quale creare una famiglia, pur di ottenerla è disposta a tutto, e quando lo trova (spesso si accontenta, per paura di perdere il treno), lo isola dal resto del mondo nel timore che qualcuno glielo possa portare via. I figli spesso servono a riempire gli spazi lasciati liberi da una relazione che ben presto diventa grigia e poco stimolante.



LA FATA


E’ brava, bella e buona, dolce e sensibile. Grazie a questo suo carattere riesce a passar sopra a torti e soprusi. Per lei è più importante la serenità. Ma la sua perfezione finisce con l’irritare partner e amici, che finiscono per trattarla male e tradirla.


LA DILAGANTE



E’ un fiume in piena, sprizza energia da ogni poro. Ma se in un primo momento i suoi slanci amorosi sono così esplosivi da renderla estremamente desiderabile, con l’andare del tempo la sua esuberanza diventa un problema. Il partner inizia a sentirsi soffocare e spesso prova il desiderio di allontanarsene.

LA MORALISTA


Veste in maniera castigata ed è molto controllata nei gesti. Le sue critiche si rivolgono soprattutto verso le donne, che cerca di svalutare il più possibile. Quelle sensuali e disinibite le manderebbe poi direttamente al rogo. Di solito, se non rimane zitella, si mette con un uomo altrettanto represso e bacchettone con il quale combatte contro l’immoralità dilagante.




LA TRAGHETTATRICE



La sua specialità è aiutare il compagno ad arrivare a delle mete che da solo non riuscirebbe a raggiungere. E’ capace di sacrificare se stessa e tutte le sue energie pur di aiutarlo ad elevarsi socialmente e personalmente, a superare i suoi limiti. Ma, molto spesso, il traghettato, una volta arrivato all’altra sponda,salta giù dall’imbarcazione e continua e continua il suo cammino con altre persone. Lasciando la traghettatrice svuotata e distrutta per l’abbandono.


PENELOPE


Nell’Odissea la figura di Penelope è un vero e proprio modello di comportamento: è bella, regale e fedele. Attende il ritorno di Ulisse per vent’anni, senza mai cedere alle lusinghe degli altri uomini. Oggi chi resta in trepida attesa dell’eroico compagno non è la moglie, ma sempre più spesso l’amante. Amante che attende per anni e anni che il suo lui lasci la moglie e i figli (o la fidanzata) per andare a vivere finalmente con lei. Peccato che questo succeda veramente di rado. Non solo. Il più delle volte l’amante, con il suo atteggiamento comprensivo e per nulla invadente, regali al suo uomo momenti di passione travolgente che, invece di minare l'altro suo rapporto lo rinforza.