LA VIA DELLA VETTA Quando guardo in alto, in mezzo al cielo azzurro, il vuoto dell'esistente mi si presenta come una evidenza ed io non temo la dottrina della realtà delle cose: quando volgo lo sguardo verso l'orizzonte, il sole e la luna, l'illuminazione si desta distintamente nella mia coscienza ed io non temo ottundimento o torpore...
quando volgo lo sguardo verso la cima delle montagne, l'immutabile della contemplazione si presenta distintamente nella mia coscienza ed io non temo l'incessante mutevolezza del vano opinare. Quando guardo giù, in mezzo al fiume, l'idea della continuità si presenta distintamente nella mia coscienza ed io non temo l'imprevedibilità degli avvenimenti.
Quando vedo l'immagine dell'arcobaleno, il vacuo dei fenomeni viene sperimentato nel punto centrale del mio essere interiore...ed io non temo più nè ciò che dura, nè ciò che trapassa...
quando vedo l'immagine della luna riflessa nell'acqua, l'autoliberazione, sciolta da ogni interesse, si presenta distinta alla coscienza e niente ha più potere su di me...
quando guardo nella mia anima, la luce all'inverno del "recipiente" e non temo più la sciocchezza e la stupidità...
WOLF
